Il problema per eccellenza nella vita
di coppia sta nelle difficoltà personali (di uno o entrambi i
membri della coppia separatamente), a prescindere quindi
direttamente dall’altro che spesso svolge un ruolo di contenimento
unilaterale delle problematiche, o si combina caratterialmente in
modo complementare con le altrui difficoltà, senza arginarne la
conflittualità. Questo tipo di difficoltà, si manifesta per lo più
quando:
- La singola persona continua a
cambiare partner e avverte difficoltà ricorrenti anche se
apparentemente diverse, difficoltà che si ripresentano ogni volta
che tenta di formare una vita di coppia, e rendono impossibile o
oltremodo problematica una relazione.
- Non riesce ad uscire da una
situazione di coppia e a cambiare partner nonostante una serie di
segnali di forte sofferenza presenti nella sua condizione.
Possiamo dire che :
- Non trova la
maniera di entrare nel mondo dell'altro in punta di piedi;
- Finisce col
sentirsi sopraffatti dalle incursioni dell'altro nel proprio mondo,
avvertite come aggressive, percepite come ingiuste, inique,
parziali, e fortemente limitanti la propria volontà.
Rimanere contemporaneamente una
persona con una propria identità ben definita, autonoma e
mentalmente indipendente, separata sia dalla propria famiglia di
origine che dal partner stesso, è importante.
Mentalmente indipendente, in quanto
non ha bisogno di rimanere in coppia a qualsiasi costo, né di
fuggire o di sfuggirla. I genitori, il partner sono là, ed “io posso
avvicinarmi a loro ed allontanarmene senza sofferenza”, senza
difficoltà emotive, senza conflitti, senza sensi di colpa.
Questa metafora, entrare nel mondo
dell'altro, se l'altro vuole, rende correttamente l’idea del
movimento, della vita personale diretta verso uno scopo e ne
sottolinea i due soggetti in azione, in quanto sono soggetti di una
relazione paritaria :
IO,
TU
(L'altro, come altro da se).
Il punto più importante su cui porre
l'attenzione è proprio questo, fondamentale a delineare un
paradigma di riferimento della coppia, che ne focalizza gli elementi
essenziali alla continuità di una relazione.
L'elemento principale per cui
distinguere un rapporto di coppia
da una relazione di coppia.
Precisare questo punto, la differenza
fra un rapporto ed una relazione, termini usati spesso come
sinonimi, può illuminarci sulle possibilità e limiti dello stare
insieme, riducendo le possibilità di conflitto.
- Essere soggetto in
una relazione
- E' diverso da essere
oggetto di un rapporto (Per esempio madre-figlio, dove la funzione
di oggetto materno è prevalentemente nei primissimi anni di vita del
figlio).
La funzione di oggetto svolta
da uno dei soggetti può essere cosciente e condivisa o assunta senza
saperlo.
Quando assunta involontariamente ma
avvertita come una forzatura può dimostrarsi all'origine di una
vasta gamma di conflittualità; quando è volontaria,
pensata, viene prestata in
quanto avvertita utile per se prima ancora che per la coppia.
La flessibilità
nella vita di coppia deriva primariamente dalle caratteristiche
caratteriali di ciascuno, strettamente collegate alla sua
personalità, rappresentando il risultato finale dell'evoluzione
psicologica raggiunta, determinata dal superamento di ciascuna fase dello sviluppo, e dai rallentamenti
legati ad eventualità ambientali particolari, condizionamenti
inadeguati che ne hanno impedito il corso normale. Per cui il
singolo si trova in una situazione più o meno favorevole
all’autodeterminazione e all’adattamento sociale che si manifestano
come capacità adeguate di volizione e di
azione, ed alle possibilità di scelta
relazionali ed alle possibilità di
interazioni sociali.
Bua
Teresa, psicologa, Venezia |